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I consultori? Realtà competenti e qualificate nella città di Milano – di Sabrina Ornito

In consultorio e in generale in Fondazione Guzzetti assistiamo da diversi mesi ad un aumento importante delle richieste di aiuto. Le motivazioni sono senz’altro legate alla grave situazione scatenata dalla pandemia a più livelli psico-socio sanitario, ma anche ad altre questioni ora maggiormente evidenti.

I consultori di Fondazione Guzzetti sono una delle poche realtà milanesi qualificate e competenti in cui possono avere una risposta persone appartenenti a diverse fasi del ciclo di vita (bambini, adolescenti, adulti) e a diversi target (individuale, coppia e familiare). Questo ci rende particolarmente inclusivi e multidisciplinari, a maggior ragione considerando la facile e gratuita accessibilità ai servizi e consulenze offerti.

Di contro infatti molti servizi sono stati smantellati o impoveriti del personale che non riesce a soddisfare la domanda presente e diventano per noi servizi invianti altra utenza possibile. Per esempio, le NPIA (Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza), ormai deputate quasi esclusivamente alla valutazione delle competenze cognitive e disturbi dell’apprendimento, non prendono in carico tante richieste di supporto psicologico e psicoterapia per bambini e adolescenti, nonché per i rispettivi adulti bisognosi di sostegno alla genitorialità. Questo tipo di utenza viene indirizzato ad altri servizi come il nostro che si trovano ad assorbire un ulteriore carico per rispondere a bisogni dell’età evolutiva.

La pandemia è possibile causa di un aumento del disagio in generale e ha portato molta sofferenza psicologica che da tempo sta emergendo a tutte le età. Senz’altro è una situazione di richieste fuori dall’ordinario e richiede una risposta tempestiva e su più fronti. L’aumento delle domande però ha imposto naturalmente un aumento dei tempi di attesa per accedere ai servizi data la concentrazione di richieste solo su alcuni poli consultoriali.

Una parte delle domande di aiuto è ascrivibile alle problematiche scatenate dal Covid-19, come l’ansia, la depressione, gli attacchi di panico. Nello specifico negli adolescenti c’è stato un aumento delle condotte autolesive fino al tentato suicidio, dei disturbi alimentari e delle dipendenze da internet e dai social. Alcune sono riacutizzazioni di sofferenza già in essere e altre ancora sono le difficoltà (passaggi dalla vita di coppia a quella di famiglia, crisi di coppia, nascita di un bambino, cura dei genitori anziani) e disagi da sempre esistenti (disturbi depressivi, di personalità, dipendenza affettiva).

È fondamentale che Fondazione Guzzetti nei suoi consultori sia sostenuta da una politica attenta alle risorse e che possa mantenere non solo una certa competenza di risposta alle domande di aiuto, ma anche nel fornire quantitativamente i sostegni psico-socio sanitari necessari ora all’utenza.

Sabrina Ornito
Coordinatrice Equipe
Consultorio Centro Consulenza Famiglia
Fondazione Guzzetti Onlus