Due operatrici di Fondazione Guzzetti, la dott.ssa Emanuela Longoni e la dott.ssa Valentina Indulti, hanno pubblicato un libro “Emozione e crescita. Esercizi per sviluppare il potenziale di tuo figlio” (San Paolo Edizioni, luglio 2019).
Il libro in realtà circola nelle librerie da un anno e mezzo.
Ma mai come in questo periodo di pandemia e restrizioni sociali sta tornando utile a genitori di bambini e ragazzi.
“Questo libro si pone l’obiettivo di aiutarti ad accompagnare tuo figlio nella scoperta delle connessioni tra le emozioni, alla ricerca di un’armoniosa integrazione tra pensieri, emozioni, comportamenti” spiegano Emanuela Longoni e Valentina Indulti. “Attraverso i gioco-test da eseguire insieme, in un momento di relax tra genitori e figli, è possibile riflettere sulle reciproche prospettive, sulle rispettive emozioni, imparando a nominarle e a gestirle. Un quaderno che, insieme ai principali aspetti teorici dell’educazione, offre spunti pratici sulle strategie che, per i genitori, possono fare la differenza nell’educazione dei figli”.
Valentina Indulti e Emanuela Longoni sono disponibili per incontri con genitori o educatori, organizzati online, tramite scuole, istituti, parrocchie, gruppi sportivi.
Un’occasione per approfondire in che modo, qui e ora, nel contesto pandemico, affrontare tematiche educative con bambini e ragazzi.
Da dove cominciare per impostare con i propri figli un rapporto (sano) di sintonia, di conoscenza vera e profonda?
“Il primo passo per impostare con i propri figli un rapporto di sintonia è… partire da se stessi! Conoscersi aiuta a distinguere i propri vissuti e pensieri da quelli dei figli e quindi a evitare una sovrapposizione che poi impedisce di avere uno sguardo aperto e curioso verso il loro mondo.
Il secondo è mettersi in ascolto, al di là delle parole (i loro gesti, i loro giochi e disegni, i loro silenzi), per cogliere le loro comunicazioni e comprenderle appieno e poi, con il terzo passo, rilanciarle in una dimensione di dialogo: “Mi sembri un po’ giù…?”; “Ti ha fatto felice questa esperienza?”.
Certo, può essere che a volte i nostri tentativi cadano nel vuoto, ma l’importante è dare il messaggio di essere disponibile, pronto ad accoglierli, nei tempi e nei modi a loro misura”.
In casi di fatica nel dialogo e nel confronto tra genitori e figli, è meglio confrontarsi con altre coppie oppure è bene trovare la ricetta giusta per sé e per la propria famiglia singolarmente?
“In casi di fatica nella relazione con i propri figli, ma anche in generale, il confronto con altre coppie e famiglie indubbiamente alleggerisce, perchè permette di condividere e comprendere di non essere “il solo”, e arricchisce di nuovi spunti e possibili strategie. Certo è che non esiste una ricetta che sia valida per tutti e in ogni fase di crescita: ci si può aprire a nuovi punti di vista e fare diverse sperimentazioni, alla ricerca di ciò che funziona di più per la propria famiglia qui e ora”.
In questo periodo particolarmente difficile, soprattutto per la relazione genitori-figli, in che modo è possibile utilizzare i gioco-test presenti nel vostro libro per ristabilire un equilibrio relazionale?
“I gioco- test presenti nel libro possono consentire ad adulti e bambini di creare uno “spazio-tempo” in cui fermarsi a sentire come stanno, a conoscere e comprendere i loro vissuti, a legittimare anche le emozioni più “scomode”, particolarmente presenti in questo periodo ma a volte sottaciute con i figli, forse nel tentativo di proteggerli. I gioco-test infatti possono essere un’occasione di confrontarsi sugli stati d’animo propri di ciascuno: è proprio parlandone ad alta voce, condividendo ciò che si prova, che i bambini e ragazzi diventano più “attrezzati” ad affrontare le sfide che si pongono loro davanti”.