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In ricordo di don Edoardo Algeri – di Livia Cadei

In ricordo di don Edoardo Algeri, scomparso un anno fa, il 2 agosto 2019.

Don Edoardo Algeri è stato Presidente della Federazione Lombarda dei Centri di Assistenza alla Famiglia (FeLCeAF) dal 2009 al 2019 e Presidente della Confederazione Italiana dei Consultori Familiari d’Ispirazione Cristiana (CFC), dal 2017-2019.

A partire da una prospettiva fedele al sostegno delle famiglie, alle necessità e alle domande di cui sono portatrici nel tempo presente, don Edoardo ha saputo dare vivace impulso ai processi e alle azioni dei Consultori Familiari.

Con un impegno intelligente e lungimirante ha individuato spazi nuovi e propri dell’attività consultoriale, promuovendo un’attenzione più consapevole nei confronti delle funzioni dei servizi alla famiglia e della loro organizzazione.

Attraverso una visione strategica, volta a promuovere lo sviluppo di un sistema integrato dei consultori a livello territoriale, don Edoardo ha realizzato un profondo rinnovamento organizzativo dei consultori Familiari di Ispirazione Cristiana in Lombardia. Così, a livello nazionale ha rappresentato una guida sicura, nella capacità di tradurre l’ispirazione evangelica in progetti operativi al servizio delle famiglie.

Durante il mandato di presidenza della CFC, ha celebrato i 40 anni di attività della Confederazione e, tracciando il bilancio della presenza dei consultori sul territorio e le sfide per il futuro, ha focalizzato l’attenzione su tre parole chiave: prossimità, servizio e generatività.

La prossimità esprime l’orientamento spontaneo dei consultori familiari verso le famiglie, ponendovisi accanto con discrezione e competenza per accompagnarle attraverso la vita.

Il servizio come disposizione disinteressata verso le fragilità ed autentico interesse a promuovere le risorse delle famiglie.

La generatività indica la prospettiva per affrontare con strumenti nuovi la sfida dell’empowerment delle famiglie, sempre più segnate da fatiche e fragilità importanti, che devono però sentirsi non “assistite”, ma “rimesse in moto”.

“Aiutare le famiglie ad aiutarsi deve diventare un criterio sempre più trasparente ed efficace, nelle relazioni di aiuto tra operatori e famiglie”.

Cordialità e capacità di ascolto sono le qualità personali che lo hanno predisposto a stabilire relazioni autentiche e profonde con le persone che operano a vario titolo nei servizi alla famiglia.

In occasione dell’omelia funebre, il vescovo Mons. Francesco Beschi lo ha definito “maestro di legami”; così, oggi noi lo ricordiamo, beneficiando dei semi generativi che ha saputo coltivare e consegnarci.

Livia Cadei, presidente FeLCeAF