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Parenthood – intervista a Daniela Frizzele e Sara Pelucchi

Martedì 3 novembre alle ore 18.00 si terrà il secondo webinar del percorso Parenthood.

Il webinar è indirizzato a tutti i genitori con figli da 7 a 13 anni.
E sarà tenuto da due operatrici di Fondazione Guzzetti: la dottoressa Daniela Frizzele e la dottoressa Sara Pelucchi.

Per leggere la loro biografia, scarica qui quella di Daniela Frizzele.
Mentre per quella di Sara Pelucchi, scarica qui.

Le incontriamo per cominciare ad entrare negli argomenti del webinar del 3 novembre e per conoscerle meglio.


DANIELA FRIZZELE

Daniela, perché hai deciso di diventare pedagogista?

“Il mio lavoro mi piace molto, è un lavoro di ascolto, di condivisione, di grande creatività. La possibilità di “stare accanto” mi ha allenata a guardare le persone di cui mi sono occupata con curiosità e profondo interesse: scorgere le loro risorse, il potenziale di originalità di cui ciascuno è portatore mi ha comunicato una grande passione e un rispetto smisurato per la vita. Mi piace molto incontrare le persone nei loro contesti di vita e insieme cercare ciò che è davvero importante e fa bella la vita: le relazioni buone”.

In cosa consiste concretamente il tuo lavoro?

“Lavoro con gruppi di bambini e gruppi di adolescenti, ma anche con gli adulti che si occupano di loro, in primis i genitori. Realizzo Percorsi di Enrichment Familiare proprio per favorire tra i genitori una maggior consapevolezza del loro compito educativo. Attraverso la condivisione e il confronto ci si sente sostenuti e arricchiti nel grande mestiere di essere mamma e papà.

La sfida educativa è grande e talvolta ci si sente un po’ smarriti…

“E’ vero, ma come dice un proverbio africano: “Per crescere un bambino ci vuole un villaggio”. Abbiamo bisogno di recuperare delle prospettive di significato condivise tra noi adulti e anche forme di collaborazione, perché dove non arrivo io può essere efficace l’azione di un altro adulto della famiglia o di un insegnante, o ancora di un educatore”.

Durante il webinar del 3 novembre parlerai ai genitori con figli dai 7 ai 13 anni. Una fascia d’età che ti tocca molto da vicino…

“Già! Io e mio marito abbiamo quattro figli di età compresa tra gli 8 e i 16 anni. La famiglia è una palestra quotidiana per crescere in umanità e sentirsi costantemente in cammino”.

Come essere genitori – e più in generale persone – felici?

“Avere un rapporto sufficientemente positivo con se stessi e con gli altri, che ci circondano, fa star bene e genera felicità. Tutti siamo alla ricerca della felicità: il segreto è trovarla in ciò che si è, valorizzare ciò che abbiamo e trasformare le difficoltà, che inevitabilmente si incontrano, in opportunità di crescita”.


SARA PELUCCHI

Sara, di che cosa ti occupi presso Fondazione Guzzetti?

“In realtà lavoro in diversi consultori dell’area milanese come psicoterapeuta familiare, essendomi specializzata nella cura e trattamento delle dimensioni del funzionamento “trauma correlato” (EMDR e Psicoterapia sensomotoria). Mi occupo di psicoterapia rivolta al singolo, adulti e bambini, e alle famiglie con bambini nella prima e seconda infanzia nonché di consulenza in area giuridica in materia di separazione e divorzio”.

Perchè hai scelto questo lavoro e che cosa ti muove, ogni giorno, a svolgerlo?

“Il mio lavoro clinico è mosso da tre aspetti: la curiosità e rispetto verso la scoperta dell’unicità di ogni essere umano che incontro, la consapevolezza della relazionalità di ciascuno di noi e la fiducia nelle capacità di resilienza propria della nostra specie. Incontrare l’altro per me significa incontrare il bambino che è stato nel suo contesto familiare, le sue diverse esperienze di vita fino ad arrivare ai desideri, ai pensieri e alle paure che lo muovono nel momento presente. Rielaborare ciò che è stato, rendendo le persone consapevoli di se stesse e della propria storia, è l’obiettivo del mio lavoro.

Anche tu sarai presente, insieme a Daniela Frizzele, al webinar del 3 novembre. Che messaggio consegnerai ai genitori?

“Quando incontro dei bambini non riesco a non pensare come, accanto all’ascoltarli e al considerarli soggetti competenti di sé stessi, il primo sostegno che posso dare loro è quello di lavorare con i loro genitori, affinché siano essi stessi ad essere, nella modalità più efficacemente possibile dato il contesto, la risorsa per i loro figli. Cercherò di trasmettere questo a tutti coloro che si collegheranno per il webinar”.