“Ho conosciuto il consultorio perché a 16 anni sono stata indirizzata qui dal sacerdote della parrocchia di Sant’Agostino in via Melchiorre Gioia” racconta Marzia, un’utente di Fondazione Guzzetti.
“Il mio è stato un percorso discontinuo. Ho iniziato, poi ho smesso. Ho ripreso a frequentare con più costanza il consultorio a 19-20 anni, quando ho iniziato l’università. Ora ho 24 anni, sono laureata in servizio sociale e non rinuncerei per niente al mondo al percorso con la mia psicologa di Fondazione Guzzetti. Ho indirizzato anche tutta la mia famiglia e diverse mie amiche al consultorio”.
“Perché ho intrapreso un cammino psicologico in modo più costante e sensato? Beh, all’inizio era semplicemente un punto d’appoggio e di sfogo, ora è decisamente un percorso più consapevole. Anche prima della pandemia, seguivo incontri regolari con l’operatrice. Ma nel 2020 il supporto psicologico – seppur a distanza – è stato una manna dal cielo. Mi sono ritrovata a vivere una situazione faticosa. Sono stata per mesi in campagna, fuori Milano. Quando sono tornata in città, se non avessi un punto fisso in consultorio, sarebbe stato molto più faticoso. Ho avuto il Covid e sono stata da sola a casa per un mese. Gli incontri online con la mia psicologa sono stati un modo per accedere al servizio anche in una situazione come la mia. Capita che tra un incontro e l’altro mi manca il confronto con la mia psicologa. E’ un punto fisso, mi trovo molto bene con lei”.
“Riguardo alla necessità di svolgere incontri online, devo ammettere di non aver riscontrato grossi disagi, dal mio punto di vista. Penso che sarà piacevole tornare in presenza. Ma non mi è pesata la videochiamata. Mi sarebbe pesata molto di più un’interruzione del percorso. Credo che Fondazione Guzzetti abbia fatto bene a continuare a garantire i propri servizi in modalità da remoto. Interrompere tutto, solo per il fatto che non ci si poteva incontrare fisicamente, sarebbe stato drastico. E poi gli incontri online per me sono stati comodi. Lavorando e studiando, posso connettermi anche all’ultimo minuto e coordinarmi con tutti gli altri impegni”.
“Fare un percorso personale su me stessa dovrebbe essere parte integrante nella vita di un professionista come me. Io mi sono trovata sempre molto bene in Fondazione Guzzetti. Mi sento accompagnata, appoggiata e supportata in tutto. Sento di aver fatto dei cambiamenti molto importanti nella mia vita”.