A chi è rivolto: ragazzi e ragazze delle classi prime, seconde e terze.
Il bullismo è un fenomeno che si spiega non solo nella dinamica diretta della vittimizzazione, ma anche nel ruolo di chi osserva. Esiste sempre un gruppo di persone che vede le prevaricazioni e sente le prese in giro del bullo sulla vittima, partecipando in modo apparentemente passivo a tali scene. Chi osserva ha un ruolo fondamentale, perché la silenziosa presenza di altri legittima il bullo a prendere di mira un soggetto reputato debole. Per i preadolescenti la delicata fase di crescita, in cui la fragilità emotiva contrasta con il desiderio di costruire identità forti, è determinante nel gioco dei ruoli all’interno di dinamiche prevaricatrici. Il progetto non mira solo a cercare di modificare gli atteggiamenti dei bulli e a fornire strumenti e strategie affinché le vittime riescano a reagire, ma anche a sensibilizzare “gli astanti”, ovvero coloro che osservano e che spesso anziché interrompere queste dinamiche prevaricatorie, le alimentano con il loro silenzio o con la loro complicità.
Articolazione:
1 incontro in plenaria con gli insegnanti/genitori
2 incontri con la singola classe
1 incontro di restituzione agli insegnanti/genitori
Gli incontri saranno condotti con una metodologia attiva che prevede sia lavori individuali che di gruppo, l’utilizzo dei media e delle tecnologie, e comunicazioni da parte dei conduttori. È possibile strutturare anche un percorso triennale sulla tematica del bullismo.
Gli incontri saranno sempre gestiti da 2 operatori con competenze psico-pedagogiche.